Nel momento del “bisogno”

Da un anno mi sono ammalato di “biciclettite”, nella sua variante più pericolosa: la MTB. Questo mi porta a continue uscite sugli argini del territorio modenese e non solo.

Pedalando capita però spesso di imbattersi in residui poco graditi che, se agganciati dalle gomme tassellate, possono diventare micidiali per il malcapitato ciclista.

Posso dire che i residui lasciati dagli animali selvatici (caprioli, cinghiali, nutrie) non si possono prevenire, se non colpendo gli animali alla radice attraverso l’aumento dell’urbanizzazione e dell’inquinamento del territorio. E questa non è certamente una strada percorribile.

Posso anche dare atto che sono diminuiti di parecchio quelli lasciati dai migliori amici dell’uomo. E questo grazie alla solerzia dei loro padroni che, mossi da una autentico spirito civile, provvedono alla rimozione pressochè immediata dei rifiuti organici.

Però ultimamente ho notato una crescita esponenziale dei (grossi e puzzolenti) residui lasciato dal secondo migliore amico dell’uomo: il cavallo. E qui lo spirito civile non si vede proprio. Mai si è visto e mai si vedrà un “prode” cavaliere scendere da cavallo e raccogliere gli scomodi escrementi.

Per questo ho chiesto al signor Google se aveva una soluzione e ho trovato questo articolo, anche se un po’ datato:

La cittadina di Blackpool ha deciso di fare indossare un pannolone ai cavalli che trainano le carrozze per evitare che le strade siano sporcate dai loro escrementi.
I cocchieri, nel tentativo di mantenere la città pulita, avevano già corredato spontaneamente le carrozze di un secchio e una pala, da usare nel momento del bisogno.
Ma il sindaco ha avuto un’altra idea e ha ordinato ai cocchieri di fare indossare ai cavalli dei pannoloni creati proprio per risolvere il problema degli escrementi per strada.
“E’ una questione di rispetto, per i cittadini e i turisti che visitano Blackpool”, ha dichiarato uno dei cocchieri.
“Tenere la città pulita è nostro dovere e questa soluzione è perfetta”.
La proposta è stata accettata con entusiasmo e il nuovo corredo igienico sarà sperimentato la prossima primavera. Per il momento si continuerà con secchi e pale.
Fonte: The Telegraph

Ecco l’immagine che correda l’articolo: